Un futuro “monodevice”, un unico dispositivo capace di adattarsi alla gamma più vasta di scenari d’uso, con il cloud ad estendere le possibilità distorage/calcolo locali, non era del tutto peregrino fino a pochi anni fa. Nel 2009 non avrei affatto escluso di vedere entro qualche anno un terminale della dimensione di uno smartphone, che concentrasse capacità sufficienti per un uso in mobilità – compresa telefonia – e che, giunti in ufficio si connettesse a monitor e tastiera per svolgere processi semplici come e-mail, suite office, web browsing, groupware etc.
Attorno a ...
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